La postura corretta per andare in moto

Spesso quando si sta in moto a lungo possono presentarsi fastidi alla schiena, dolori alle braccia e alle gambe. Ecco perché è importante mantenere una corretta posizione quando si sale in sella. «Ovviamente, tutto dipende dal tipo di moto che si utilizza, ma ci sono comunque delle regole generali che si possono seguire» ci ha detto Andrea Zamuner, fisioterapista del Centro Medico Santagostino di Milano. Ecco che cosa ci ha consigliato: La posizione del tronco «Le moto custom e quelle da enduro consentono di mantenere il tronco praticamente perpendicolare al terreno; questo permette al guidatore di mantenere una corretta lordosi lombare e quindi, a catena, i tratti dorsale e cervicale si posturano correttamente. Al contrario, le moto sportive  obbligano a una flessione in avanti che rende impossibile creare la corretta lordosi lombare. Questo aumenta moltissimo la pressione sui dischi intervetebrali portando a dolore e predisposizione a protrusioni ed ernie discali. Da professionista mi sento di consigliare i piloti di queste ultime, di non fare più di due ore consecutive di viaggio senza scendere dal mezzo e raddrizzarsi anche solo per 5 minuti». Le braccia Queste devono essere distese in modo naturale, con i gomiti leggermente piegati e rilassati, mentre le mani sono in pressione sulle manopole e in pieno controllo dei comandi. La muscolatura posteriore «Il motociclista deve avere tutta la muscolatura posteriore del corpo allenata perché la postura in moto tende purtroppo ad allungarla e quindi indebolirla. Pertanto è importante allenare i muscoli dorsali, estensori lombari, glutei e femorali, anche con esercizi a corpo libero e non necessariamente in palestra, questo per aumentare la loro autonomia e ritardare la comparsa di indolenzimenti». Gli errori da non fare È possibile che nei momenti di maggiore  stanchezza, il vostro corpo tenda a mettersi in posizione raccolta, con la schiena e la zona lombare inarcate in avanti: è una postura molto scorretta, che fa soffrire i dischi vertebrali, ma anche le braccia e la testa che si orienta verso il basso andando ad aumentare la possibilità dell’insorgere di dolori cervicali. Sempre a causa della stanchezza a volte potrebbe succedere che vi ritroviate a  scivolare in avanti sulla sella o a spostarvi troppo indietro. Nel primo caso, percepirete una falsa sensazione di maggior controllo della vostra moto. In realtà, vi ritroverete con le braccia troppo piegate, quindi meno reattive, così come i piedi che non riusciranno a scaricare bene il peso del vostro corpo sulle pedane, perché ginocchia e gambe avranno assunto un’angolatura troppo stetta. Nel secondo caso, invece, andrete a caricare troppo le schiena del vostro peso portando le braccia ad un’estensione eccessiva che le indolenzirà in breve tempo.